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Giovedì, 17 Agosto 2017 19:30

Come essere risarciti dalla banca che si fa trafugare le cassette di sicurezza

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Si tratta di casi dove la banca deve risarcire il danno, senza se e senza ma

 

Il cuore della pronuncia

Il caso specifico: grazie alla Prima Sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza n. 18367 depositata il 27 luglio 2017), il cliente "vittima" ne esce agevolato, in quanto nella causa per il risarcimento dei danni derivati da furto nella cassetta di sicurezza il Magistrato può utilizzare come prova anche solo il cosiddetto giuramento estimatorio (si tratta di quel particolare giuramento deferito dal giudice quando non è possibile determinare in alcun altro modo il valore di una cosa).

 

Il caso

Chi si affida ad una banca, anzi più precisamente alla custodia bancaria, ha molto a cuore il problema nascente da questo tipo di rischi.

Diciamo pure che, a prima vista, pare una cosa strana che con le moderne tecnologie e i sosfisticati sistemi di allarme, bande più o meno organizzate riescano ugualmente a svaligiare una o più cassette di sicurezza.

Ma tant'è: a Torre Annunziata l'istututo bancario del caso in esame è stato letteralmente depredato. Caso ha voluto che la cassetta di sicurezza di cui stiamo parlando avesse al suo interno gioielli e preziosi di ingente valore (un miliardo delle vecchie lire).

 

 

La difesa della banca

L'Istituto tenta di difendersi addossando la "colpa" al suo cliente, sostenendo di non aver mai ricevuto dal depositante la dichiarazione dell'ammontare esatto dei valori in custodia.

La Magistratura è però chiara su questo punto: quando si parla di contratto di custodia si fa riferimento per legge solo ed esclusivamente al comportamento diligente (molto diligente) del custode. Niente altro.

Ecco perché non importa sapere e conoscere l'esatto quantitativo di beni preziosi depositati; in pratica la segretezza di cui il cliente beneficia è intangibile e non è disciplinata da particolari obbligazioni.

 

 

La difesa del cliente

Si basa sull'elenco dettagliato e tempestivo dei gioielli depositati; questo elenco (con il correlativo valore) viene liberamente apprezzato e valutato dal giudice: addirittura può essere (e in questo caso è stato effettivamente così) l'unico elemento di prova, vista l'incertezza probatoria derivante dal resto dell'istruttoria processuale.

Va detto anche che contribuisce, nel caso esaminato, a formare il convincimento della Corte di Appello (il Tribunale aveva in un primo momento respinto la domanda risarcitoria) il fatto che, stranamente, l'ente creditizio si è comportato con una smarcata sbadataggine, avendo momentaneamente disattivato gli allarmi oltre ad aver lasciata aperta la porta blindata nel caveau!

 

 

Conclusione

In questa materia, dice la Cassazione, ogni patto che tenda a limitare la responsabilità del debitore è nullo.

Il risarcimento per l'ingente danno è quindi accordato.

 

 

Altre informazioni su questo argomento?

Contatta l'avv. Francesco Pandolfi

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Letto 6160 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:55
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

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