L'acquisto della casa
L’acquisto della tanto amata casa di proprietà, lo sappiamo tutti, è un “must” per gli italiani.
Si tratta però di un’operazione che richiede ponderazione e corretta amministrazione di tutte le fasi preliminari.
Ad esempio, se la casa dovesse risultare priva del certificato di abitabilità, la vendita sarebbe aliud pro alio: in pratica si giungerebbe ad una vendita di “qualcosa al posto di qualcos’altro”.
E la cosa, lo si intuisce, non è affatto regolare, anzi.
La nozione
Secondo la più comune nozione ricavabile on line (Fonte: Wikipedia), nel diritto civile il brocardo latino aliud pro alio si riferisce alla totale difformità, materiale o giuridica, del bene consegnato (per esempio in una vendita) e la sua conseguente inidoneità a svolgere la funzione economico sociale che sarebbe propria del bene non difforme.
Si tratta di una difformità da valutarsi sia in base alle aspettative del compratore, sia in base agli stessi accordi fondanti il rapporto stesso.
Questa è la nozione di riferimento, comunemente conosciuta.
Sappiamo che si tratta di una situazione, giuridicamente rilevante, applicabile a svariate fattispecie.
Le diverse situazioni
Una di queste, come sopra accennato, attiene all’acquisto di una casa che si riveli priva del certificato di abitabilità.
E’ importante sapere quali possono essere le conseguenze se si stipula un atto di questa importanza a queste condizioni.
In effetti, l’assenza di questo fondamentale certificato trasforma l’immobile in un “pezzo di carta”, rendendolo non commerciabile.
Si tratta di una grave conseguenza.
L’obbligo di consegnare questo documento è rimesso, per legge, al debitore: ma se egli non adempie si producono alcuni seri effetti: la “controparte potrebbe agire per il risarcimento del danno, oppure per la risoluzione del contratto, oppure eccepire l’inadempimento.
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