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Sabato, 26 Agosto 2017 07:59

Canna fumaria: è pericolosa per il vicino?

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Che cos'è

La canna fumaria è un elemento costruttivo che serve al convogliamento dei fumi di combustione, dall'interno della camera di combustione verso l'esterno. Tradizionalmente è realizzata in mattoni o pietra legati con malta (fonte: Wikipedia).

La norme tecniche la suddividono in tre parti:

  • canale da fumo,
  • camino (la parte verticale),
  • comignolo (la parte terminale della canna fumaria).

 

 

Come funziona

La canna fumaria, per funzionare bene, richiede un dimensionamento.

Così lo spiegherebbero progettisti e installatori; in pratica per funzionare a dovere la canna fumaria deve avere per forza avere alcuni accorgimenti, utili ad ottimizzare i 4 parametri indicati appresso:

  1. temperatura dei fumi (per le caldaie di adesso abbastanza bassa),
  2. altezza della canna fumaria, che aiuta nel tiraggio del camino,
  3. isolamento termico del camino, direttamente collegato alla temperatura dei fumi che, come detto sopra, deve essere mantenuta su determinati valori e non scendere troppo,
  4. resistenze localizzate: vanno ridotte le curve o i cambi di direzione.

 

 

Cosa dice la Cassazione sulla canna fumaria

La Suprema Corte pensa che, in linea di massima, la canna fumaria sia di per se pericolosa (Cass. sentenza n. 20357 del 24.08.2017).

Nelle pieghe di questa interessante pronuncia si leggono due principi di fondo: da una parte quello che sottolinea la valenza del regolamento per stabilire le distanze tra costruzioni, dall'altra quello che fa prevalere la tutela della salute sulle regole urbanistiche.

Il dossier arriva al tavolo della Cassazione dopo anni passati attraverso i due primi gradi della causa, dove i giudici danno ragione alle proprietarie dell'immobile a confine "danneggiato" dall'installazione della canna fumaria (danno arrecato ad opera del dirimpettaio in violazione delle distanze minime -3 metri).  Il proprietario della canna fumaria non ci sta e porta il fascicolo appunto davanti la Corte.

E qui abbiamo un ragionamento interessante.

Per un primo aspetto della vicenda la proprietaria della canna fumaria pare che abbia ragione: nel caso specifico va applicata la normativa urbanistica più recente, favorevole alla proprietaria stessa e tale da impedire la demolizione.

Un altro aspetto del ragionamento riguarda la qualità dell'aria: in effetti, ammonisce la Corte, in questa materia vige la presunzione di pericolosità e nocività che prescinde da un accertamento concreto se c'è un regolamento comunale che segna la distanza minima e questa prescrizione non venga rispettata.

 

 

In pratica

Se manca il regolamento quella presunzione diventa relativa: tradotto questo significa che il proprietario deve dimostrare che, tramite specifici accorgimenti tecnici, il pericolo per il vicino può essere evitato.

Nel caso commentato la Corte di Appello viene chiamata a rivedere la sentenza sul punto, tenendo conto di questi principi.

 

 

Altre informazioni su questo argomento?

Contatta l'avv. Francesco Pandolfi

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Letto 6907 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:47
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

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