Il patrocinio a spese dello Stato
In pratica si tratta di una semplice richiesta: la persona non abbiente può chiedere ed ottenere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato (la parola "gratis" del titolo è un modo per dire che la prestazione non viene remunerata direttamente dall'assistito ma, indirettamente e in un secondo momento, da un altro soggetto che in questo caso è appunto lo Stato).
Se c'è ammissione al gratuito patrocinio, questa è valida per ogni grado della causa e anche per le procedure connesse; vale per differenti tipi di procedimento: civile, amministrativo, contabile, tributario, volontaria giurisdizione.
Come si presenta la domanda
La domanda tecnicamente è un'istanza di ammissione.
Per il civile si presenta al Consiglio dell'Ordine degli avvocati del luogo in cui si svolge il processo; per il penale si presenta all'Ufficio del Magistrato avanti il quale pende la causa.
A presentarla può essere direttamente la persona interessata, oppure il difensore che autentica la firma di chi la sottoscrive (la domanda può essere inoltrata anche con spedizione a mezzo raccomandata).
Come si fa ad essere ammessi al gratuito patrocinio
Non tutte le domande presentate vengono valutate positivamente: infatti bisogna capire se chi presenta l'istanza abbia un reddito di un certo ammontare.
La legge prescrive che per avere accesso all'istutito del gratuito patrocinio è necessario che la persona abbia un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore ad euro 11.528,41. La cosa da tenere presente (che in più di qualche caso viene trascurata) è l'eventuale sommatoria dei redditi, circostanza che si verifica quando l'interessato convive con altri familiari o con il coniuge: in questi casi il reddito si considera formato dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ciascun componente della famiglia, compreso l'istante.
Come si fa a sapere se un avvocato assiste con il gratuito patrocinio
E' semplice: consultando l'elenco dei difensori istituito presso l'Ordine degli avvocati. Tutti questi professionisti hanno dato preventivamente disponibilità ad assistere con il gratuito patrocinio nelle varie materie. L'interessato può scegliere l'avvocato iscritto in questo specifico elenco.
Cosa succede se il reddito cambia
Tecnicamente possono accadere due cose: se il reddito cambia in aumento si perde il diritto al gratuito patrocinio (la variazione va comunicata entro 30 giorni dalla ricorrenza annuale della presentazione della domanda); se si abbassa la richiesta può essere estesa a qualunque fase processuale.
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