Reati contro la persona, mutamento transitorio delle abitudini di vita, stalking.
Prendo spunto da alcune domande poste dai lettori di MiaConsulenza.it in tema di atti persecutori /stalking.
Innanzitutto, come ci segnala Wikipedia, stalking è un termine utilizzato per indicare una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo, detto stalker, che affliggono un'altra persona perseguitandola, generandole stati di paura e ansia, arrivando persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana.
Il termine stalking, e quindi stalker, deriva dal verbo to stalk, ossia "camminare con circospezione", "camminare furtivamente", "colui che cammina in modo furtivo" indicante anche il "cacciatore in agguato".
Dunque si parla di atteggiamenti e condotte smarcatamente persecutorie realizzate da un individuo nei confronti di un altro.
In tema di atti persecutori, l'alterazione o il cambiamento patologico delle abitudini di vita della persona offesa può essere anche transitorio, ma non occasionale.
Ad esempio, è stato ritenuto configurabile il reato in casi in cui la vittima era stata costretta a trasferirsi per alcuni giorni nell'abitazione di un amico, per il timore ingenerato dal comportamento intimidatorio dell'imputato, che le aveva incendiato l'autovettura.
Più in generale la persecuzione avviene per mezzo di reiterati tentativi di aggressione, sia accompagnata da comunicazione verbale e non, oppure con attività quali appostamenti e intrusioni nella vita privata di un individuo.
Lo stalking può nascere come complicazione di una qualsiasi relazione interpersonale.
E’ un modello comportamentale che identifica intrusioni costanti nella vita pubblica e privata di una o più persone.
Esso può realizzarsi ad esempio tramite l'invio di lettere, biglietti, posta elettronica, sms e oggetti non richiesti.
Più difficile è l'attribuzione del reato di stalking a messaggi indesiderati di tipo affettuoso - specie da parte di ex partner o amici - che può variare a seconda dei casi personali.
Oppure producendo scritte sui muri o atti vandalici con il danneggiamento di beni, in modo persistente e ossessivo, in un crescendo culminante in minacce, scritte e verbali, degenerando talvolta in aggressioni fisiche con il ferimento o, addirittura, l'uccisione della vittima.
Tutto questo, o parte di esso se compiuto in modo persistente e tenace in modo da indurre anche solo paura e malessere psicologico o fisico nella vittima, rappresenta la nozione di atti persecutori e chi li attua è un persecutore: un soggetto che commette un atto criminale.
Se ritieni di essere vittima di atti persecutori, non esitare a presentare la denuncia.
Fonte: Wikipedia e Plusplus24Diritto
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