Lunedì, 05 Aprile 2021 16:28

Abuso edilizio commesso da altri

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Tar Lazio Roma Sez. 2 quater, sentenza n. 1431 del 03.02.2021. Proprietario non colpevole dell’abuso edilizio commesso da altri. Sanzioni. Come sfuggirvi.

 

 

 

Abuso edilizio di altri

L’interesse del proprietario non colpevole

Cosa fare per dissociarsi

Come fare ricorso

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Abuso edilizio di altri

Il proprietario incolpevole dell’abuso edilizio commesso da un’altra persona può sfuggire alle sanzioni previste dalla Legge in materia di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi?

 

Cosa deve fare per sfuggire a queste sanzioni?

 

Come si deve comportare?

 

 

 

L’interesse del proprietario non colpevole

A queste ed altre domande ha risposto il Tribunale Roma con la sentenza 1431.

 

Il proprietario incolpevole di abuso edilizio commesso da altri, che voglia sfuggire all'effetto sanzionatorio di cui all'art. 31 del DPR 380/2001, come conseguenza dell’ inottemperanza all'ordine di demolizione, deve provare che ha avviato iniziative idonee a costringere il responsabile dell'attività illecita a ripristinare lo stato dei luoghi nei sensi e nei modi richiesti dall'autorità amministrativa: deve dimostrare di aver compiuto azioni idonee.

 

 

 

Cosa fare per dissociarsi

La proprietà non può dissociarsi soltanto con semplici dichiarazioni o affermazioni di dissociazione, o con manifestazioni di intenti.

 

Deve, invece, avviare un’attività concreta, materiale o almeno giuridica, che sia diretta proprio ad eliminare l'abuso.

 

Per esempio: con la risoluzione iniziata giudiziariamente per inadempimento contrattuale, con diffide tendenti ad eliminare l'abuso, con altre specifiche attività materiali.

 

Se così non fosse la tutela dagli abusi rimarrebbe inefficace, ad esempio, nei casi di locazione: e rispetto a tale necessaria attività di dissociazione non sarebbe neppure sufficiente prospettare la semplice risoluzione del contratto di locazione.

 

Insomma: bisogna agire legalmente, non basta limitarsi a preannunciare una futura azione legale.

 

 

 

Come fare ricorso

In questi casi si procede con la notifica di un ricorso avverso l’eventuale ordinanza di demolizione emessa dal Comune: ovviamente il ricorso, per essere accolto, dovrà essere assistito dalle prove di reale dissociazione sopra indicate.

 

 

 

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Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

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