Per il Ministero dell’Interno, nelle relazioni familiari c’è pericolo di abuso dell’arma quando il titolare di una licenza convive con una persona alla quale è stata vietata la detenzione delle armi.
Appartieni al mondo armiero e ti stai chiedendo in che modo il legame familiare e la convivenza possono comportare reciproci condizionamenti o tolleranze tra i componenti della famiglia.
In pratica ti interessa capire perché la Prefettura può considerare pregiudizievoli i trascorsi penali o non penali di un tuo convivente, pensiamo per esempio a tuo figlio, quando tu non hai mai fatto niente e non sei mai stato deferito penalmente.
Ovviamente ti interessa sapere se c’è un modo per uscire da questa valutazione negativa e risolvere con il divieto, eliminando la sfiducia dell’amministrazione.
Sappi che la questione è sempre quella che ruota attorno le norme di base in questa delicata materia.
Il ragionamento di partenza è che la detenzione o il porto d'armi non sono un diritto, ma un'eccezione al generale divieto di portare le armi.
Le norme di oggi dell’Ordinamento italiano dicono proprio questo.
Il diniego della detenzione o del porto d'armi non richiede un abuso accertato nella tenuta o nell'utilizzo delle stesse, ma è sufficiente che tu, persona interessata, non dia affidamento di non abusarne, ciò sulla base del prudente apprezzamento di tutte le circostanze di fatto rilevanti per il Prefetto.
In particolare, devi sapere che è stato affermato più volte nelle sentenze che nelle relazioni familiari può ritenersi sussistente un pericolo di abuso qualora il titolare di una licenza conviva con un soggetto cui già sia stata vietata la detenzione delle armi.
Questo perché il legame familiare e la convivenza comportano reciproci condizionamenti o tolleranze.
Ecco spiegato, in sintesi, il principio che sta alla base di questi particolari divieti.
A questo punto, essendo tu la persona interessata, di stai chiedendo come puoi fare per uscire da una valutazione negativa di questo tipo.
Insomma, se c’è un modo per risolvere il fastidioso problema.
Si, il modo c’è e ti do subito la soluzione.
Per avere il rilascio di un provvedimento favorevole in materia di armi e munizioni sappi che devono coesistere tre fattori:
a) condotta personale irreprensibile;
b) equilibrio psico-fisico;
c) tranquillità e trasparenza dell'ambiente familiare e sociale.
In tutti i casi in cui questi tre decisivi fattori sono presenti contemporaneamente, la Prefettura non potrà mai emettere il divieto; se lo facesse si esporrebbe ad un facile tuo ricorso.
Ti ho dato la soluzione a questo problema specifico, ma tieni presente che posso aiutarti in centinaia di altre situazioni problematiche tipiche del diritto amministrativo delle armi.
In tanti anni ho aiutato centinaia di persone a risolvere problemi come quello illustrato nel post.
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