COME RIOTTENERE LA LICENZA DI PORTO D’ARMI DOPO AVER RICEVUTO UN PROVVEDIMENTO DI
DIVIETO DETENZIONE ARMI, MUNIZIONI E MATERIE ESPLODENTI ( EX. ART. 39 T.U.L.P.S.)
Lo studio Pandolfi & Mariani, si occupa regolarmente di diritto amministrativo nelle sue ampie eccezioni ed ha maturato una consolidata esperienza in tema di: armi, militare, pubblico dipendente, appalti, abusivismo. Svolge da anni una prevalente attività online seguendo Clienti in tutta Italia. Se ancora non conosci le nostre pubblicazioni in rete, visita i portali Studio Cataldi e MiaConsulenza, oppure FaceBook: troverai centinaia di post tematici che ti offriranno informazioni gratuite utili ad impostare la soluzione del tuo caso.
Ancora un caso, a lieto fine, trattato dallo studio sul rilascio di licenza di porto di armi comuni da sparo a seguito di rigetto dell’istanza di rinnovo.
Indice:
Antefatto ed istanza
I presupposti dell’istanza
L’esito dell’iter
Antefatto ed istanza:
Nel lontano 1994 il nostro assistito, a seguito di una segnalazione dei carabinieri, ha ricevuto un provvedimento di DDA (Divieto Detenzione Armi, munizioni e materiali esplodenti) emesso dalla competente Prefettura, in quanto resosi responsabile di porto abusivo di armi comuni da sparo ed esplosione di colpi d’arma da fuoco in zona abitata;
Nel 2022 presenta, autonomamente, un’istanza tesa ad ottenere la revoca del provvedimento alla quale non ha ricevuto alcuna risposta da parte dell’Autorità adita;
I presupposti dell’istanza:
Trascorsi circa 28 anni, le circostanze sono mutate e l’interessato, nell’istanza da lui prodotta, cerca di evidenziare gli elementi in gioco da considerarsi validi ai fini di una revisione migliorativa del provvedimento di DDA:
- - Subito dopo i fatti del ’94 ha adottato una condotta esemplare, considerando che non è più andato incontro a qualsiasi tipo di problema giudiziario;
- - a seguito della nota prodotta dai carabinieri è stato sottoposto a procedimento penale, conclusosi con un patteggiamento ed una contravvenzione, avendo l’interessato ammesso le proprie responsabilità;
- - Nel ’97 avvia un’attività imprenditoriale, tuttora in essere, che grazie al lavoro del nostro assistito e dei propri dipendenti, ha avuto un’importante crescita commerciale, considerando anche il fatto che, in più occasioni, ha reso il proprio servizio collaborando che le FF.PP., per varie consulenze tecniche richieste.
L’esito dell’iter:
Nel 2022, dopo aver presentato la sua istanza senza ricevere chiarimenti, il cliente si è rivolto al nostro studio.
Alla luce delle emergenti considerazioni a favore del nostro assistito, lo Studio ha predisposto un’ulteriore atto integrativo e di partecipazione al procedimento amministrativo insistendo su l’accoglimento dell’istanza di revoca del DDA evidenziando: l’evidente contrasto tra il divieto ex. art 39 T.U.L.P.S. e il principio di buon andamento della cosa pubblica con i canoni di ragionevolezza e proporzionalità dell’azione pubblica ex. art. 97 Cost..
Di conseguenza si è riconosciuto un interesse giuridico ad ottenere un aggiornamento della propria posizione e la revoca del divieto, visto anche l’assolvimento da parte dell’interessato dei seguenti requisiti:
-il decorso di un tempo ragionevole dal momento del provvedimento inibitorio (valutato come ragionevole il trascorso di 5 anni, secondo il TAR Campania n.2210 del 2020);
-Il verificarsi di altri fatti che potrebbero avvalorare e/o confermare l’utilità di tale provvedimento.
Successivamente alla notificazione dell’istanza di revoca prodotta dallo studio il Prefetto ha adottato il provvedimento di revoca del Decreto di DDA, consegnando di fatto la possibilità, al nostro cliente, di ottenere il rilascio della licenza del porto d’armi.
Come chiedere assistenza allo studio legale?
Per avere assistenza legale o chiedere un parere per valutare la presentazione di un ricorso o un’istanza, basta utilizzare il portale MiaConsulenza.it, oppure inviare il quesito utilizzando la mail dello studio: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ovviamente è sempre possibile contattare direttamente studio Pandolfi & Mariani all’utenza mobile:
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