Martedì, 15 Agosto 2017 06:33

Procedimento disciplinare militare: cosa fare nella prima fase?

Scritto da
Il destinatario della contestazione deve avere la possibilità di individuare con precisione il fatto addebitato

 

Il caso

Analizziamo il caso di un militare impegnato in servizio nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure” presso un sito ritenuto “sensibile ad attacchi terroristici”.

Riceve una visita di controllo da parte del suo superiore diretto, proprio quando insieme ai  suoi commilitoni sta effettuando il cambio nelle postazioni assegnate, in accordo con le disposizioni impartitegli.

Dopo qualche giorno, egli si vede recapitare una comunicazione di avvio di procedimento amministrativo finalizzato all’irrogazione di una sanzione di corpo diversa da quella di rigore, in quanto:  “sorpreso in atteggiamento non conforme e non rispettando le modalità che regolano le distanze tra i militari in servizio”.

 

 

Cosa dice la norma?

La pubblicazione “Guida tecnica e procedure disciplinari” edita dal Ministero della Difesa stabilisce che al militare devono essere comunicati e contestati fatti in modo circostanziato, allo scopo di metterlo nelle condizioni di svolgere le sue argomentazioni, il tutto a garanzia del diritto costituzionale di difesa dell’incolpato.

La contestazione degli addebiti è idonea alla finalità per la quale è preordinata quando, mediante precisi riferimenti ad un’azione od omissione e con espressa dichiarazione che è effettuata a titolo di responsabilità disciplinare, consente all’interessato l’esatta individuazione del fatto addebitatogli.

 

 

Cosa deve fare l’incolpato?

Nel caso preso in esame, si fa riferimento ad un generico mancato rispetto delle modalità tecnico tattiche che regolano le distanze tra i militari di servizio, senza che però venga indicato il vero e preciso comportamento da esaminare.

Ma allora: dove e come, quali erano le distanze previste e quale era l’atteggiamento errato tenuto dal militare?

Ciò non si capisce dalla formula citata, pertanto egli deve organizzare una prima difesa mettendo in risalto questa indeterminatezza nella circostanza.

Quindi, nella prima fase del procedimento amministrativo, deve depositare una memoria difensiva utilizzando argomenti puntuali e circostanziati, spiegando da un lato il proprio corretto operato (il militare si è attenuto alle consegne imposte, possibilmente corredando il testo con le testimonianze degli altri colleghi), dall’altro evidenziando l’anomalia rilevata circa il leso diritto di difesa.

 

 

Altre informazioni su questo argomento?

Contatta l’avv. Francesco Pandolfi

3286090590

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Letto 8823 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:59
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

 whatsapp  WhatsApp
 skype  Skype
linkedin Linkedin
   

 

Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

Informazioni e recapiti

  • Indirizzo
    Via Giacomo Matteotti, 147
  • Città
    Priverno (LT)
  • Provincia
    Latina
  • CAP
    04015
  • Nazione
    Italy
  • Telefono
    +39.0773487345
  • Mobile
    +39.3292767858

1 commento

  • Link al commento Patrizia Sabato, 19 Maggio 2018 15:31 inviato da Patrizia

    Avrei necessità di avere un parere su un procedimento disciplinare di stato, nelle merorie difensive vanno elencate le eccellenti note caratteristiche? In più nell’addebito non sono elevati gli art che avrebbe violato può essere causa di nullità?

Lascia un commento

Ogni commento verrà pubblicato una volta approvato il contenuto.
Potrebbe quindi trascorrere qualche ora prima di essere visualizzato in questa pagina.