Venerdì, 19 Marzo 2021 15:51

Estinzione per prescrizione di reati e disciplina militare

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Perdita del grado per rimozione. In conseguenza dell’estinzione per prescrizione dei reati ascritti al militare non si è formato il giudicato in ordine alla responsabilità del dipendente, quanto alla materialità dei fatti al medesimo addebitati.

 

 

 

Nei confronti di un militare viene emesso un provvedimento recante la perdita del grado per rimozione, il tutto all’esito di un procedimento disciplinare avviato in quanto l’interessato è risultato imputato per alcuni reati.

 

Il Tribunale penale emette una sentenza con la quale dichiara il non luogo a procedere, per essere i reati estinti per prescrizione.

 

A questo proposito il Consiglio di Stato ha osservato che, se:

 

a) ai sensi del comma 1 dell’art. 129 c.p.p. il giudice, il quale riconosce che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato ovvero che il reato è estinto o che manca una condizione di procedibilità, lo dichiara di ufficio con sentenza;

 

b) inoltre che, secondo quanto previsto dal successivo comma 2, soltanto nel caso in cui dagli atti risulta evidente che il fatto non sussiste o che l'imputato non lo ha commesso o che il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, il giudice pronuncia sentenza di assoluzione o di non luogo a procedere con la formula prescritta,

 

ebbene in questi casi, in conseguenza dell’estinzione per prescrizione dei reati non si è formato il giudicato in ordine alla responsabilità della persona in questione, quanto alla materialità dei fatti al medesimo addebitati.

 

La conseguenza di ciò è che, pur in presenza della utilizzabilità nella sede disciplinare dei risultati emersi nel corso del procedimento penale, nondimeno essi (segnatamente, sotto il profilo della emersione della materialità di fatti e/o condotte suscettibili di assumere rilevanza a tali fini) richiedono un congruo approfondimento ad opera dell’Autorità procedente.

 

Nel momento in cui tale vicenda viene portata davanti il giudice amministrativo, l’indagine rimessa all’organo giurisdizionale deve estendersi, avuto riguardo alle valutazioni operate dall’Amministrazione ai fini dell’irrogazione della sanzione della rimozione per perdita del grado, all’analisi accurata della volontarietà delle condotte poste in essere (o meno) dall’incolpato.

 

Questo tipo di controversia richiede, in sostanza, opportuni approfondimenti in sede di merito sul caso specifico, al fine di verificare la reale sussistenza e la consistenza di condotte suscettibili di integrare violazione dei doveri incombenti sul dipendente, in virtù della qualità di appartenente all’amministrazione militare.

 

 

 

 

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Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

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