Pubblico impiego e procedimento disciplinare: natura, sindacato e limiti. Casi in cui il dipendente può tutelarsi.
Casi in cui il dipendente non può tutelarsi
Nel procedimento disciplinare nei confronti dei pubblici dipendenti (ivi compreso il personale militare), l'Amministrazione è titolare di un'ampia discrezionalità in ordine alla valutazione dei fatti ascritti al dipendente, circa il convincimento sulla gravità delle infrazioni e sulla conseguente sanzione da infliggere.
Ciò avviene in considerazione degli interessi pubblici che devono essere protetti con questo procedimento.
Quindi, di regola, il provvedimento disciplinare sfugge ad un pieno sindacato del giudice, il quale non può sostituire le proprie valutazioni a quelle operate dall'Amministrazione.
Di fronte ad una situazione di questo tipo, difficilmente il dipendente potrà presentare il suo ricorso.
Tuttavia, esistono diversi casi in cui il giudice può invece intervenire pienamente a tutela del dipendente, interessandosi della sua vicenda disciplinare.
Casi in cui il dipendente può tutelarsi
Vediamo allora in quali casi è possibile, per il dipendente, presentare il ricorso.
Si tratta di ipotesi dove le valutazioni fatte dall’Amministrazione risultano condizionate da travisamento dei fatti, evidente sproporzionalità o qualora il convincimento del datore non risulta formato sulla base di un processo logico e coerente, o invece risulta viziato da palese irrazionalità.
Travisamento dei fatti
Volendo chiarire queste nozioni, in pratica il travisamento dei fatti si riferisce ad un’esposizione o a un’interpretazione che altera la verità.
Sproporzionalità
La sproporzionalità si riferisce alla mancanza, per eccesso o per difetto, della dovuta e necessaria proporzionalità.
Incoerenza
Il convincimento illogico o incoerente si riferisce all’assenza di una linea logica e coerente all’interno del ragionamento fatto per convincersi di una data circostanza.
Irrazionalità
Infine l’irrazionalità si riferisce alla mancanza di conformità a ragione.
Ebbene, in tutti questi casi l’appartenente alle Forze Armate potrà validamente presentare il suo scritto difensivo, per meglio tutelarsi in corso di procedimento disciplinare.
Come difendersi nel procedimento disciplinare
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