Come funziona, i risultati dell’avviamento e perché è stato implementato
Che cos’è?
Niente altro che la definitiva trasformazione telematica di quello che, fino al 14 luglio 2017, è stato il vecchio processo tributario fatto di penna e carta: dal 15 luglio infatti è partito ufficialmente il PTT. Passato quindi qualche giorno dallo start, andiamo a vedere per sommi capi di che cosa si tratta.
Come funziona?
Funzionamento in teoria semplice: prima di tutto occorre familiarizzare con il portale www.giustiziatributaria.gov.it, da qui l’utente può entrare nel sistema informativo della Giustizia Tributaria.
A questo punto è possibile procedere al deposito telematico di atti e documenti processuali, dei quali si è già curata la notificazione a mezzo posta elettronica certificata alla controparte.
Il sistema consente l’accesso a tutte le Commissioni tributarie, provinciali e regionali.
Come è andata la fase di avviamento?
Diciamo abbastanza bene, a giudicare dai volumi che testimoniano la movimentazione di fascicoli telematici; si parla di quasi settantamila dossier depositati telematicamente nei due gradi di giudizio, in un intervallo di tempo spinto fino al 30 giugno 2017.
Perché è stato creato il PTT?
Lo scopo è identico a quello che ha mosso gli ideatori del PCT (processo civile telematico) e del PAT (processo amministrativo telematico): semplificazione delle procedure, trasparenza degli adempimenti del processo.
Cosa dice l’avviso sul portale
“Da domani 15 luglio 2017 con l’estensione delle procedure informatiche del contenzioso nelle Commissioni tributarie presenti nelle regioni delle Marche, Valle d’Aosta, province autonome di Trento e Bolzano, il processo tributario telematico (PTT) sarà attivo su tutto il territorio nazionale. Sarà possibile, attraverso il portale dedicato, accedere al sistema informativo della Giustizia Tributaria (S.I.Gi.T. - PTT) per il deposito telematico degli atti e documenti processuali già notificati alla controparte. Inoltre, i giudici tributari, i contribuenti, i professionisti e gli enti impositori, previamente registrati, potranno consultare da casa o dai propri uffici il fascicolo processuale contenente tutti gli atti e documenti del contenzioso a cui sono interessati. La digitalizzazione delle fasi della notifica e del deposito dei ricorsi e dei documenti comporta vantaggi notevoli per tutti gli attori del processo tributario in termini di semplificazione, trasparenza degli adempimenti processuali e di durata del contenzioso”.
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