Giovedì, 09 Gennaio 2020 09:58

Istanza di prelievo Tar, porto d’armi

Scritto da

 

L’Avvocato risponde

 

Domanda:

Il Tar non fissa l’udienza di discussione: cosa posso fare?

Buongiorno caro avvocato, sono S.R. io seguo sempre i suoi post su Facebook e su MiaConsulenza.it.

Se è possibile mi servirebbe una informazione e, a tal proposito, volevo formulare una domanda.

Io ho presentato il ricorso al tribunale amministrativo per il porto d'armi uso caccia, ma non ho avuto nessuna risposta e nessuna sentenza ancora, vorrei sapere come mai.

Grazie un abbraccio e buon lavoro!

 

 

Risposta:

La prima risposta che posso dare alla domanda da Lei formulata è se ha già chiesto al Suo Avvocato la stessa cosa.

Poi, cogliendo lo spunto da Lei offerto con il quesito, posso approfittare per estendere l’interesse della questione ad una più ampia platea di lettori, che potrebbero trovare utile questo tipo di informazione.

Dunque, possiamo intanto dire che un rimedio alla situazione di stallo del processo amministrativo potrebbe trovarsi nell’istanza di prelievo.

Si tratta di un atto disciplinato dall’ art. 71 del codice del processo amministrativo.

Questa norma prevede quanto segue:

1. La fissazione dell'udienza di discussione deve essere chiesta da una delle parti con apposita istanza, non revocabile, da presentare entro il termine massimo di un anno dal deposito del ricorso o dalla cancellazione della causa dal ruolo.

 

2. La parte può segnalare l'urgenza del ricorso depositando istanza di prelievo.


3. Il presidente, decorso il termine per la costituzione delle altre parti, fissa l'udienza per la discussione del ricorso.

4. La pendenza del termine di cui all'articolo 15, comma 2, e la proposizione del regolamento di competenza non precludono la fissazione dell'udienza di discussione né la decisione del ricorso, anche ai sensi degli articoli 60 e 74, salvo che nel termine di cui all'articolo 73, comma 1, la parte interessata depositi l'istanza di regolamento di competenza notificata ai sensi dello stesso articolo 15, comma 2.

In tal caso, il giudice può differire la decisione fino alla decisione del regolamento di competenza.

5. Il decreto di fissazione è comunicato a cura dell'ufficio di segreteria, almeno sessanta giorni prima dell'udienza fissata, sia al ricorrente che alle parti costituite in giudizio. Tale termine è ridotto a quarantacinque giorni, su accordo delle parti, se l'udienza di merito è fissata a seguito di rinuncia alla definizione autonoma della domanda cautelare.

6. Il presidente designa il relatore almeno trenta giorni prima della data di udienza.

 

 

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E’ sempre possibile contattare direttamente l’Avv. Francesco Pandolfi all’utenza mobile 3286090590.

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Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

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1 commento

  • Link al commento Enio Venerdì, 10 Gennaio 2020 18:59 inviato da Enio

    salve mi scuso in primis che non sono tanto portato a scrivere, la domanda che pongo è mi ritirano il porto di armi per aver sbagliato giorno di caccia accusandomi di bracconaggio ma il sottoscritto essendo un selecontrollore ho fatto richiesta telefonicamente e mi è stato dato il consenso con tanto di numero di battuta ho i tabulati telefonici, sono stato fermato da gente comune che mi ha trattenuto sul posto fino a che non sono giunte le provinciali sul luogo giunte dopo due ore e mezzo portato al loro comando per scrivere il verbale e accusarmi di bracconaggio ci sono volute otto ore il mattino mi hanno riportato a riprendere il mio mezzo le persone che mi anno fermato le ho denunciate per violenza privata ma loro continuano a esercitare la caccia e io secondo il giudice pur non avendo nemmeno estratto la carabina dal fodero, tutto è accaduto nel 2013 assolto da capi di imputazione che mi hanno attribuito ho fatto appello sia per le persone che ho denunciato sono state assolte perchè secondo il pm, sono stato conseziente a rimanere, e appello per tutti i capi di imputazione visto che il mio avvocato non a mai aperto bocca aspetto ancora il resoconto vorrei riavere il porto di armi se possibile un consiglio ci risentiremo pagando la consulenza saluti.

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