Che cos’è la ginecologia
Come si sa dalle più comuni nozioni, non solo mediche, la ginecologia è una branca della medicina che si occupa della fisiologia e della patologia dell’apparato genitale femminile.
La figura professionale di riferimento è quella del ginecologo, il quale si occupa della donna in tutte le fasce d’età: pubertà, periodo fertile, menopausa e postmenopausa.
L’attività sanitaria di questo particolare specialista si spinge sino alla cura delle problematiche legate alla sfera riproduttiva e all’adozione di tecniche per la fecondazione assistita.
Che cos’è l’amniocentesi
Consiste nel prelievo transaddominale di liquido amniotico dalla cavità uterina: metodica che viene praticata per ottenere campioni biologici utili al fine di effettuare una diagnosi prenatale.
Il caso
La gestante si rivolge al ginecologo per accertamenti sull’andamento della gravidanza e sulle condizioni del feto.
Il medico però omette di prescrivere l’amniocentesi, proprio in una circostanza dove l’esame avrebbe invece messo in evidenza purtroppo una sindrome di down.
Dopo due mesi, la donna rifiuta di sottoporsi ad altri accertamenti prenatali ma questo fatto, a parere dei Giudici (Cassazione, sezione terza civile, sentenza n. 243 del 10 gennaio 2017) non elimina l’efficacia causale derivante dall’inadempimento del medico.
Infatti, sostengono i Supremi magistrati, ormai la perdita di chance si è verificata e va ricondotta solo a quell’inadempimento, perché è in quel momento che la gestante avrebbe potuto verificare la reale condizione del feto.
La richiesta di risarcimento del danno
Si tratta in realtà di una “componente” del danno; in altri termini della perdita dell’occasione di vedere chiaramente (attraverso l’esame dell’amniocentesi) lo stato del feto.
Il danno, a dire della donna, consiste in una lesione della salute, ossia in un danno alla salute psico-fisica che è scaturito dal fatto che la gestante ha saputo delle condizioni del figlio solo al termine della gravidanza.
In definitiva, la Cassazione afferma che questa particolare voce (o porzione) di danno meriti risarcimento.
A chi affidare il caso
Lo abbiamo detto in vari articoli e qui è il caso di ribadirlo, in quanto l’argomento è delicato e complesso: cerchiamo di dare i consigli giusti.
La prima cosa da dire è che l’attività dei medici è fondamentale per la protezione della salute delle persone, pertanto prima di dire che un medico è responsabile di un danno bisogna accertarsi che esistano veramente i presupposti per chiederlo.
Spesso le persone che cercano un aiuto di questo tipo chiedono ad amici e conoscenti, oppure su internet provano a reperire il maggior numero di informazioni possibili.
Moltissimi siti offrono informazioni in questa materia, soprattutto propongono l’assistenza di qualificati professionisti e team multidisciplinari.
Un criterio che può essere seguito è quello della professionalità; in pratica andare a vedere la storia professionale dell’avvocato.
Sarà utile allora andare in un primo momento a selezionare tutti quei difensori che vantano una specifica casistica nella materia della responsabilità medica e, successivamente, scegliere quello ritenuto adatto al caso specifico.
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