Domenica, 07 Febbraio 2021 09:44

Armi e assoluzioni penali

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In materia di armi le vecchie iscrizioni, denunce, processi a carico non significano molto se si prescinde dal loro esito e se si omette di aggiornare i dati presenti negli archivi del Ministero dell’Interno, specie quando ci sono stati proscioglimenti o assoluzioni.

 

 

 

Armi e assoluzioni penali: il caso

Armi e assoluzioni penali: errori della Questura

Armi e assoluzioni penali: la sentenza

Armi e assoluzioni penali: come scegliere avvocato

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Armi e assoluzioni penali: il caso

Post, a mio parere, molto ma molto importante.

 

Importante perché queste situazioni, ossia i casi in cui le persone si ritrovano con il non accoglimento delle istanze per il rilascio della licenza di porto di fucile a causa di vecchi procedimenti penali, sono veramente numerose.

 

E spesso Questura o Prefettura non imbroccano, subito, la strada giusta per far luce sulla verità del caso sottoposto.

 

Come sono solito fare, prendo spunto da un caso per poi arrivare ai principi generali della materia.

 

Dunque: diciamo che viene fuori un diniego del porto d'arma per uso sportivo di tiro a volo, motivato dall’assenza in capo alla persona della buona condotta richiesta dall'art. 43 T.U.L.P.S.

 

Sembrerebbe, a prima vista per l’Amministrazione, che il brutto giudizio nasca da una serie di procedimenti penali passati riguardanti questa persona: arresti domiciliari per reato di favoreggiamento della prostituzione; reati in materia edilizia; falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico; omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali continuato; ricettazione e cessione di immobile a cittadino straniero irregolare;  sostituzione di persona; truffa e favoreggiamento di clandestino irregolare; falsa attestazione sull'identità personale o sulle proprie qualità personali.

 

 

 

Armi e assoluzioni penali: errori della Questura

Ciò che, però, il Questore non mette in risalto è che tutti questi procedimenti hanno avuto esito favorevole per l’interessato, con l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

 

Bene: di fronte a questo stato di cose i giudici del Tar non possono che accogliere il ricorso, segnalando che l’Amministrazione degli Interni non ha aggiornato la posizione dell’interessato all’attualità, dando il giusto valore alle pronunce di assoluzione.

 

Al netto dei fatti che sono stati vagliati dall’autorità giudiziaria con sentenze di assoluzione per inesistenza delle condotte contestate, il decreto questorile impugnato non contiene alcuna indicazione di elementi specifici ancora atti a fondare una valutazione di mancanza del requisito della buona condotta, che invece viene del tutto illegittimamente basata sul fatto stesso dell’esistenza di vecchie iscrizioni, denunce, processi, a carico dell’odierno ricorrente, prescindendo totalmente dal loro esito e senza che venga compiuto alcun aggiornamento dei dati presenti negli archivi della Questura.

 

 

 

Armi e assoluzioni penali: la sentenza

Sono anni, ormai, che nella scrittura di questi post seguo sempre un’unica linea direttrice: quella di dare utilità al lettore: consigli pratici e strumenti per gestire le situazioni critiche che, di volta in volta, si possono presentare.

 

Nel mio archivio sono presenti centinaia di sentenze utili. Per avere più approfondimenti su queste pronunce di primo e secondo grado non devi fare altro che mandarmi un messaggio su WhatsApp al 3286090590.

 

Qui, oggi, te ne voglio segnalare una di particolare interesse: Tar Toscana Sezione Seconda, sentenza n. 73/2021 pubblicata il 19.01.2021.

 

 

 

Armi e assoluzioni penali: come scegliere avvocato

In una materia come il diritto amministrativo delle armi, se pensi di doverti rivolgere all’avvocato ascolta i consigli di chi prima ha avuto un’esperienza simile, poi parla con più di un legale: in questo modo avrai i termini di paragone e potrai effettuare la tua scelta con più tranquillità.

 

Solo dopo queste prime valutazioni, allora fai la tua scelta consapevole: nomina il difensore che più ti sembra adatto e preparato a seguire il tuo caso con la cura che merita. Al limite sii disponibile anche a pagare un di più, sapendo però che in cambio riceverai l’assistenza al massimo delle possibilità che la materia consente.

 

 

 

Vuoi altre informazioni?

Manda un messaggio all’Avv. Francesco Pandolfi   3286090590

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Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

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