Pagamenti elettronici. In arrivo il sistema Cashback: 300 euro di rimborso annuale se paghi con la card di plastica invece di pagare con denaro contante. Regole e problemi di privacy.
Siamo ormai quasi definitivamente arrivati al cashback statale: in pratica lo Stato cerca affannosamente di far emergere la base imponibile italiana legata agli acquisti e, quindi, alle relative transazioni commerciali.
Per riuscire nell’intento, sta mettendo in funzione una pratica già nota nel mondo del commercio, ossia il cashback.
Molto semplicemente: chi aderisce può beneficiare, a fine anno, di un bonifico di 300 euro, una sorta di premio per aver partecipato a questo programma.
Il fine dovrebbe essere quello di azzerare, progressivamente, l’uso del contante, a favore del sempre crescente utilizzo delle carte di debito e di credito.
Chi ci guadagna?
Sicuramente lo Stato, perché aumenterà la base imponibile, combattendo con più forza l’evasione fiscale.
Ma anche le banche, perché vedranno crescere sempre di più il loro business legato ai pagamenti elettronici.
Il cittadino pure, ma guadagna solo 300 euro per anno.
Sull’intero progetto il Garante della Privacy ha detto la sua con un importante parere tecnico, dove ha segnalato tutti i rischi di una diffusione massiva dei dati di ciascuna singola transazione, rischi legati alla conoscenza indiscriminata di tutta una serie di dati personali dell’acquirente/cittadino.
Il parere, in ogni caso, dopo aver analizzato tutte le criticità, si chiude a favore del programma di cashback.
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9466707.
Comunque, il programma è congegnato bene: si trovano alcune norme che prevedono la gestione delle modalità di pagamento ma anche di reclamo: nel rispetto del principio di finalità del trattamento, i dati personali raccolti potranno essere trattati esclusivamente per lo svolgimento del Programma e per la realizzazione del previsto rimborso, limitando il trattamento del dato relativo all’identificativo dell’esercente al solo fine di verificare le transazioni oggetto di reclamo.
Vuoi saperne di più?
Per informazioni e preventivi per consulenze scrivere a:
Avv. Francesco Pandolfi mail: avvfrancesco.pandolfi66gmail.com
Oppure chiamare il 3286090590