Lo studio Pandolfi & Mariani, si occupa regolarmente di diritto amministrativo nelle sue ampie eccezioni ed
ha maturato una consolidata esperienza in tema di: armi, militare, pubblico dipendente, appalti,
abusivismo. Svolge da anni una prevalente attività online seguendo Clienti in tutta Italia. Se ancora non
conosci le nostre pubblicazioni in rete, visita i portali Studio Cataldi e MiaConsulenza, oppure Facebook:
troverai centinaia di post tematici che ti offriranno informazioni gratuite utili ad impostare la soluzione del
tuo caso.
Esaminiamo un ultimissimo caso risolto dallo Studio.
Indice:
Antefatto ed istanza
L’esito dell’iter
Antefatto:
Nel 2016 il nostro assistito, GPG in possesso del porto di pistola per difesa personale, nel corso della propria
attività lavorativa, deposita al proprio datore di lavoro una certificazione medica attestante la sofferenza di
un momentaneo stato depressivo per cui necessita di un breve periodo di astensione dal lavoro.
Immediatamente scatta la segnalazione alla Prefettura competente che sospende la licenza e avvia
l’assistito a visita medica collegiale presso la commissione provinciale ASL al fine di verificare la sussistenza
dei requisiti psico-fisici richiesti dal D.M. della Sanità del 28.04.1998 e, atteso l’esito non favorevole, emana
un divieto di detenzione ai sensi art.39 TULPS.
Nel 2023, dopo aver presentato la sua istanza senza ricevere chiarimenti, il cliente si è rivolto al nostro
studio.
L’esito dell’iter:
Alla luce delle emergenti considerazioni a favore del nostro assistito, lo Studio lo ha guidato nel predisporre
dapprima una richiesta di sottoposizione ad una nuova visita collegiale di revisione, sostenuta da una
consulenza medico legale di parte e, successivamente, una volta ottenuto “l’idoneità psico-fisica”, alla
predisposizione dell’istanza di revisione del provvedimento prefettizio evidenziando: l’evidente contrasto
tra il divieto ex. art 39 T.U.L.P.S. e il principio di buon andamento della cosa pubblica con i canoni di
ragionevolezza e proporzionalità dell’azione pubblica ex. art. 97 Cost..
Successivamente alla notificazione dell’istanza di revoca prodotta dallo studio il Prefetto, predisposto
idonea istruttoria informativa e valutato l’assenza di segnalazioni o rilievi ostativi alla detenzione delle armi,
ha adottato il provvedimento di revoca del Decreto di DDA, consegnando di fatto la possibilità, al nostro
cliente, di ottenere nuovamente il rilascio della licenza del porto d’armi e poter esercitare la sua attività
professionale.
Come chiedere assistenza allo studio legale?
Per avere assistenza legale o chiedere un parere per valutare la presentazione di un ricorso o un’istanza,
basta utilizzare il portale MiaConsulenza.it, oppure inviare il quesito utilizzando la mail dello studio:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ovviamente è sempre possibile contattare direttamente studio Pandolfi & Mariani all’utenza mobile:
3286090590 o 3292767858