Se l'amministrazione militare nega l'istanza di concessione dei permessi previsti dall'art. 33 comma 3 Legge n. 104/92 per assistere un parente affetto da handicap grave, è possibile valutare la presentazione di un ricorso amministrativo, soprattutto considerando le indicazioni del Consiglio di Stato del 2019 che suggeriscono questa via.
Le ragioni alla base di un eventuale ricorso possono essere riassunte nei seguenti punti:
- Il trasferimento è disposto a vantaggio del disabile: È importante dimostrare che la richiesta di permessi retribuiti è finalizzata a fornire assistenza al parente affetto da handicap grave e che il trasferimento è volto al beneficio dell'assistito, non solo nell'interesse dell'Amministrazione o del richiedente.
- Necessità di una congrua motivazione: L'amministrazione deve fornire una motivazione accurata e congrua per negare i permessi retribuiti. Non possono essere accettate ragioni generiche o apodittiche in relazione alle esigenze del servizio.
- Verifica accurata delle esigenze di servizio: Se l'amministrazione rifiuta la richiesta, deve dimostrare che le esigenze di servizio non possono essere soddisfatte con il trasferimento richiesto, basandosi su elementi concreti e specifici legati sia alla sede attuale del dipendente sia a quella oggetto della richiesta.
- Considerazione del grado, posizione di ruolo e specialità del richiedente: Nel processo decisionale, devono essere considerati il grado, la posizione di ruolo e la specialità del militare richiedente, e la negazione dei permessi retribuiti deve essere proporzionata a tali fattori.
Prima di procedere con il ricorso, potrebbe essere utile consultare un legale specializzato in diritto amministrativo per valutare nel dettaglio la situazione specifica e ottenere consulenza personalizzata. La presentazione di un ricorso amministrativo può essere un passo importante per far valere i diritti in situazioni di questo genere.
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