Giovedì, 17 Agosto 2017 07:13

Danno biologico terminale: come avere il risarcimento?

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Il caso

La cronaca non ci risparmia casi dove ad un incidente del traffico consegua purtroppo la morte di uno o più protagonisti (Trib. Salerno, sez. 2 civile, sentenza n. 1229 del 15 marzo 2016).

 

 

Che cos’è il danno biologico terminale

Si tratta di un danno collegato alla perdita della vita di una persona: l’azzeramento improvviso della salute del soggetto.

La giurisprudenza ritiene questo specifico danno risarcibile in alcuni casi, mentre in altri no.

  • Non è risarcibile in tutti quei casi ove alla gravità delle lesioni consegua il decesso dopo un brevissimo intervallo di tempo (sono circostanze dove la vittima non percepisce lo scorrere del tempo intercorrente tra lesione e perdita della vita).
  • Risulta invece meritevole di risarcimento quando intercorre un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni e la morte causata dalle stesse: qui scatta il riconoscimento di un vero e proprio danno risarcibile, che si liquida in relazione alla menomazione dell’integrità fisica patita dal danneggiato fino al decesso.

 

 

Chi può rivendicarlo

Si tratta di un danno che può essere richiesto dagli eredi della vittima, al verificarsi del secondo esempio sopra illustrato.

   

 

In pratica

Il danno biologico terminale fa scattare una pretesa risarcitoria, trasmissibile iure hereditatis.

Per calcolare questo specifica porzione di risarcimento del danno, il Magistrato procede a quantificare l’inabilità temporanea adeguando la liquidazione alle circostanze del caso concreto, ossia la fatto che, pur temporaneo, questo danno è massimo nella sua intensità, tanto che la lesione della salute è così seria e grave da culminare nella morte.

 

 

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Contatta la Redazione oppure l’avv. Francesco Pandolfi

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Letto 5610 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:56
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

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