La situazione adesso
Non sono più quelli di prima perché siamo di fronte a novità dirompenti, epocali.
Solo qualche trafiletto tanto per renderci conto di come sono diverse le cose oggi (per l'avvocato e per il suo cliente) rispetto solo a qualche settimana fa.
E’ entrata in vigore la legge n. 124/2017 meglio nota come Legge sulla Concorrenza e sul Mercato; si tratta di una forte innovazione che incide su vari settori, tra questi quello degli avvocati.
La Legge si apre così:
“La presente legge reca disposizioni finalizzate a rimuovere ostacoli regolatori all'apertura dei mercati, a promuovere lo sviluppo della concorrenza e a garantire la tutela dei consumatori, anche in applicazione dei principi del diritto dell'Unione europea in materia di libera circolazione, concorrenza e apertura dei mercati, nonche' delle politiche europee in materia di concorrenza”.
L'esercizio della professione forense in forma societaria e' consentito a societa' di persone, a societa' di capitali o a societa' cooperative iscritte in un'apposita sezione speciale dell'albo tenuto dall'ordine territoriale nella cui circoscrizione ha sede la stessa societa'; presso tale sezione speciale e' resa disponibile la documentazione analitica, per l'anno di riferimento, relativa alla compagine sociale. E' vietata la partecipazione societaria tramite societa' fiduciarie, trust o per interposta persona. La violazione di tale previsione comporta di diritto l'esclusione del socio.
Seguono poi altri commi che volutamente tralasciamo, tanto il senso del discorso è chiaro.
Finalmente concorrenza e chiarezza
Il trafiletto iniziale è solo per dire che, allo stato attuale, abbiamo alzato di molto l'asticella.
Ora i rapporti tra professionista e cliente sono molto più chiari e trasparenti: chi chiede la prestazione legale sa che in prima battura riceverà un preventivo dettagliato, dove sono spiegate punto per punto tutte le voci della prestazione richiesta (la previsione dei costi); i professionisti del settore legale oggi hanno strumenti molto più potenti per competere nel settore a livello globale, come le società (pur con i limiti sopra indicati).
In pratica, è finita un'era e ne è iniziata un'altra.
Oggi come oggi probabilmente non ha più senso svolgere la professione dell'avvocato (con tutte le difficoltà che comporta nel sistema Italia) a livello individuale o semi-individuale, ma diventa produttiva ed efficiente la creazione di reti tra professionisti (anche professionisti di diversa estrazione), di società, dove hanno una loro parte i soci di capitale, e così via.
Quando ero praticante, più di venti anni fa (e poi giovane avvocato) era letteralmente un altro mondo, fatto di carta e penna, di udienze interminabili, di clientela territoriale, di lavoro durissimo svolto senza essere pagato.
Oggi, a fronte di enormi difficoltà per un giovane avvocato che deve ritagliarsi la sua posizione all'interno di un mercato iper affollato ed iper competitivo, esistono però molti strumenti in più che possono essere utilizzati volendo affrontare in modo corretto ed efficiente la sfida del nostro tempo.
Soprattutto per essere utili a chi ci chiede assistenza.
Avv. Francesco Pandolfi
3286090590
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.