Venerdì, 08 Settembre 2017 08:28

Diritto (e non interesse) di portare armi: come arrivarci in Italia?

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Trasformando giuridicamente quello che oggi è un "semplice interesse" ad andare armati, con un "diritto" ad utilizzare armi per legittima difesa.

 Provocazione o diritto?

Potrà sembrare una provocazione, ma se riflettiamo un momento si tratta di adattare quel principio -che vuole legittima la difesa dei propri beni e delle persone care a cui si tiene- ai criteri già scritti nella Costituzione Italiana.

 

Ossia

la libertà personale è inviolabile,

il domicilio è inviolabile,

la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell'uomo,

il diritto al lavoro,

tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti,

la responsabilità penale è personale,

la Repubblica riconosce i diritti della famiglia, è diritto dei genitori di poter educare i figli,

la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo,

e così via.

 

In Europa qualcuno si muove in questa direzione: all'interno del Parlamento Slovacco, come sappiamo dalle cronache di questi giorni, hanno iniziato a dire che ogni cittadino deve avere il diritto di andare armato.

In Italia, lo sappiamo, esiste una concezione restrittiva dell'utilizzo lecito delle armi e, per certi versi, si tratta di norme che mirano a presidiare l'incolumità e la pubblica sicurezza.

Forse però, è giunto il momento storico in cui questi presidi normativi non sono più attuali e vanno aggiornati.

A livello Parlamentare. 

 

L'arma per difendere i propri diritti

Il timore dell'arma è quello legato ad un utilizzo improprio e pericoloso della stessa: ecco la perenne preoccupazione tanto delle norme quanto dei giudici in Italia.

Questo principio è condivisibile, ma non basta a coprire il vasto scenario dell'utilizzo lecito e coerente dell'armamento in situazioni critiche, dove scatta la necessità difensiva.

 

La lotta al terrorismo internazionale, per esempio, è fenomeno assai diverso, più articolato e complesso di quello legato all'uso lecito di armi da sparo per difendersi: è questo che dovrebbe essere chiaro in sede comunitaria e parlamentare.

 

Iniziate quindi a inserire le vostre osservazioni su questo delicato tema, chissà: forse saremo tanti, ma così tanti da creare una petizione presentabile alle Autorità.

Vi aspetto!

 

 

 

Vedi anche

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Altre informazioni su questo argomento?

Contatta l'avv. Francesco Pandolfi

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Letto 4479 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:19
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

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1 commento

  • Link al commento Fabio Giovedì, 14 Settembre 2017 15:57 inviato da Fabio

    Buongiorno sono un militare in servizio permanente dell'esercito, io sono del parere che almeno le forze armate e dell'ordine dovrebbero avere il diritto su richiesta ad avere il porto armi per difesa personale in esenzione delle tasse, ciò darebbe un numero di persone addestrate e pronte ad intervenire anche al di fuori del servizio. In oltre farei portare arma di servizio anche fuori di esso anche alle forze armate, molti di essi viaggiano in divisa e con mezzi pubblici avendo arma al seguito sarebbe un bel deterrente.

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