Il Ministero dell’Interno non può negarti, a suo piacimento, il rinnovo del permesso di porto di fucile ad uso caccia.
Si sa: il Questore per Legge è dotato di un’ampia discrezionalità in questa materia.
Questo non significa però che, sui rinnovi, può fare sempre il bello e cattivo tempo, come vuole lui.
Ora, mettiamo il caso che ti è stato negato il rinnovo del permesso di porto fucile per uso caccia e vieni a sapere che il motivo è che tuo figlio, convivente, è stato controllato in alcune occasioni assieme a ragazzi che hanno pregiudizi penali.
Questo comporterebbe, secondo il Questore, il venir meno del requisito della buona condotta, per te e tuo figlio.
Tu, però, non sei d’accordo con questa valutazione e vuoi reagire fermamente al decreto del Questore.
Come puoi fare, allora, per uscire da questo problema?
Beh: puoi farlo attraverso un ricorso.
Questo è il percorso che posso consigliarti.
Avviando questo ricorso, sappi che le sentenze in materia di porto d’armi insegnano che la discrezionalità dell’amministrazione deve essere sempre bilanciata da un’istruttoria e da una motivazione circostanziata.
Cioè: l’amministrazione non può trarre conclusioni a vanvera.
Nel caso particolare qui preso come spunto, le frequentazioni con persone gravate da precedenti di polizia possono sicuramente essere importanti per un giudizio sulla tua affidabilità, a patto però che si tratti di frequentazioni assidue, in grado di incidere veramente sulla tua affidabilità o probabilità di abuso delle armi.
Quando invece non c’è alcun elemento per ricavare il carattere assiduo e stabile della frequentazione con i pregiudicati, allora il Questore non potrà mai dire che tu sei inaffidabile.
Pensa al caso dove nel provvedimento dell’Autorità non vengono indicate le generalità dei pregiudicati; oppure non è specificato quali precedenti penali o di polizia abbiano costoro; né si può ricavare un qualsiasi accertamento sulla tua personalità, da cui dedurre un eventuale indice di pericolosità.
In definitiva, il caso preso come esempio ci fa capire che quando manca l’istruttoria e la motivazione il decreto questorile è sempre annullabile con il ricorso al Tar.
A dircelo è il Tar la per Calabria, Sezione Prima, con la sentenza n. 1010/21 pubblicata in data 17.05.2021.
Come sempre dico, per questi ricorsi è bene affidarsi ad avvocati esperti in diritto amministrativo delle armi.
Si tratta, infatti, di una materia tecnica che, per forza di cose, richiede una certa dimistichezza da parte del difensore.
Se vuoi una mia valutazione del tuo caso, chiamami o scrivimi.
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