Domenica, 03 Settembre 2017 11:15

Femminicidio: come tentare di troncare il fenomeno dal nascere?

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Femminicidio: disastro trasversale

Il femminicidio è sicuramente un “disastro trasversale”, come afferma la giornalista Paola Saluzzi: un fenomeno dai numeri allarmanti.

Oggi come oggi è sempre più necessario comprendere il perché della violenza fisica, psicologica ed economica.

La violenza non viene messa in atto solo sulle donne o gli uomini ma ora, più che mai, ai numeri della violenza si aggiunge anche la violenza fatta sui bambini. 

 

Figlicidio

Il figlicidio è un argomento che va studiato attraverso molte angolazioni.

Oggi più che mai è necessario porre attenzione al cosiddetto “ STRESS DI GENERE”

Una vera propria patologia che colpisce moltissime donne-mamme, e non solo: la questione può essere rivolta anche agli uomini –padri, con conseguenze che ben conosciamo altamente devastanti.

Si potrebbe pensare di trovarsi di fronte ad una grave forma di depressione ma anche ad un atteggiamento di onnipotenza, un atteggiamento legato al mondo infantile e narcisistico che fa scattare un pensiero delirante “non ho ciò che voglio, la famiglia mi stressa, la elimino”; alcuni studi clinici hanno dimostrato che quando si arriva ad elaborare un tale pensiero si diventa capaci anche di uccidere.

 

 

 

 

 

 

Chi commette femminicidio

Coloro che commettono femminicidio molto spesso sono persone considerate antisociali, molto spesso loro stessi hanno nel passato storie di violenza.

Proprio per questo gli apparati giudiziari e le forze dell’ordine non possono permettersi superficialità, ma nello stesso tempo bisogna aggiornare la diagnostica per evitare che tutto venga tradotto allo stesso modo.

Bisogna imparare a tradurre le menzogne o le false accuse/denunce che producono danno all’individuo falsamente accusato togliendo tempo alle istituzioni che dovrebbero prestare attenzione ai veri persecutori.

Bisogna non giustificare la spettacolarizzazione di questi gesti.

L’emulazione degli atti violenti attraverso video, fatti successivamente girare nel web, andrebbe punita.

Sempre più donne sono vittime di uomini asociali che si riuniscono in branchi (noto episodio di Rimini) perché la spettacolarizzazione e il compiacimento che oggi si mostra attraverso il gesto violento e aggressivo porta all’emulazione crescente e all’egocentrismo di comportamenti negativi, intesi come legittimi o legittimati dalla società (l’emulazione si esprime su: donne-bambini-anziani-animali)

Alla base di tutto ciò abbiamo un problema educativo sociale, è un problema che colpisce un intera generazione soprattutto i giovani scarsamente inclini a tollerare le frustrazioni, specialmente quando vengono disattesi i propri bisogni.

La ragione di questa violenza è da ricercare in un atteggiamento comportamentale e culturale rivolto all’intolleranza, alla prevaricazione e alla possessività.

Concludo affermando che bisogna fare un:

  • lavoro accurato nelle scuole primarie e secondarie al fine di troncare questi meccanismi dal nascere,
  • lavori nelle scuole per genitori e insegnanti,
  • apportare un maggior controllo in tutto ciò che circola nel web.

 

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Contatta la Dott. Maria Bernabeo
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Letto 1871 volte Ultima modifica il Domenica, 05 Novembre 2017 18:27
Maria Bernabeo

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La Dott. Maria Bernabeo si è laureata in psicologia nel marzo 1979; è abilitata in psicoterapia Junghiana dal marzo 1990.

Dal 1979 al 1987 ha collaborato presso l’istituto Leonarda Vaccari in qualità di volontaria, seguendo bambini con disturbi psicofisici.

Dal 1987 al 1995 ha collaborato con qualifica di frequentatore scientifico presso la VI Clinica Psichiatrica dell’Università di Roma la Sapienza.

Dal 1995 ad oggi esercita presso il proprio studio: terapia individuale, di coppia, familiare, consulente Tecnico di parte presso il tribunale di Roma; inoltre è Mediatore Familiare.

Dal 1998 collabora con varie associazioni di genitori separati; attraverso questa collaborazione ha studiato ed approfondito alcune tematiche del diritto di famiglia: PAS (alienazione genitoriale) false denunce di violenza domestica e di abuso, denunce di stalking, mobbing genitoriale.

Presidente dal 2005 dell’Associazione Help Family, attraverso la quale promuove progetti nella scuola (prevenzione al bullismo, sportelli ascolto, tutela dei rapporti minore–genitore).

Per contattare la Dottoressa Maria Bernabeo: 334 565 3199.

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