Venerdì, 14 Maggio 2021 15:26

Modica quantità di stupefacenti e fucile uso tiro a volo

Scritto da

Un episodio isolato, risalente ad oltre venti anni prima, in cui l’interessato è stato trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti, non prova un giudizio di attuale inaffidabilità all’uso delle armi.

 

 

 

Il Tar per la Lombardia proprio pochi giorni fa si è occupato del tema, con la sentenza n. 1048 pubblicata il 27 aprile 2021.

 

Una pronuncia che accoglie il ricorso dell’interessato, difeso dal mio studio.  

 

Vediamo, allora, un po’ più da vicino il caso, sempre con l’intento di ricavarne il principio utile per una più ampia platea di persone appartenenti al mondo armiero.

 

Dunque, viene chiesto l’annullamento del provvedimento del Prefetto della Provincia di Milano con il quale si respinge il ricorso gerarchico avverso il decreto di respingimento dell'istanza di rilascio della licenza di porto di fucile uso tiro a volo.

 

Come sopra anticipato, il ricorso viene ritenuto fondato.

 

Nella sostanza, il Tar dà atto che il provvedimento impugnato è incentrato su una vecchia denuncia del ricorrente per possesso di sostanza stupefacente, perché mentre si trovava su un’autovettura parcheggiata sul ciglio della strada, alla vista della pattuglia dei Carabinieri repentinamente riprendeva la marcia, e una volta inseguito, gettava dal finestrino un involucro contenente grammi 3,5 di marijuana.

 

In linea generale, dice il Tar, le circostanze di fatto che fanno ritenere un soggetto pericoloso, o comunque capace di abusi nell'uso delle armi, sulla base di considerazioni probabilistiche vanno accertate in esito ad una congrua ed adeguata istruttoria, della quale dare conto in motivazione, essendo pertanto illegittimo il diniego incentrato su di un unico episodio, non connotato da estrema gravità, anche qualora lo stesso riguardi l’isolata detenzione di stupefacenti, accertata molto tempo addietro, non potendo ciò ritenersi di per sé sufficiente ad escludere la sussistenza dei necessari requisiti di affidabilità in capo al soggetto che aspira al rinnovo dell'autorizzazione al porto d’armi.  

 

Ora, il diniego oggetto del presente giudizio richiama solo un episodio isolato, risalente ad oltre venti anni prima, in cui l’istante è stato trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti, senza addurre motivazioni ulteriori a comprova del giudizio di attuale inaffidabilità all’uso delle armi, dovendosi pertanto accogliere il ricorso.

 

Inoltre, il Collegio dà atto di come il ricorrente documenti che, contrariamente a quanto indicato nel provvedimento impugnato, nel verbale di perquisizione redatto in occasione dei fatti posti a suo fondamento, venga menzionata una quantità di sostanza stupefacente pari a mg. 3,500 di marjuana, e non 3,5 g, ciò che, ulteriormente, conferma la debolezza dell’istruttoria posta a suo fondamento.

 

In conclusione, il provvedimento impugnato viene annullato.

 

La sentenza è stata seguita, dopo pochi giorni, da una nota della Questura dove, in ottemperanza a quanto stabilito dai magistrati, l’Ufficio ha invitato l’interessato a presentare l’istanza di rilascio del porto d’armi allo scopo di consentire il rilascio del titolo richiesto.

 

 

 

Chiedi supporto legale

Altre informazioni? Contatta l’Avv. Francesco Pandolfi -3286090590 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Letto 2478 volte
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

 whatsapp  WhatsApp
 skype  Skype
linkedin Linkedin
   

 

Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

www.miaconsulenza.it

Informazioni e recapiti

  • Indirizzo
    Via Giacomo Matteotti, 147
  • Città
    Priverno (LT)
  • Provincia
    Latina
  • CAP
    04015
  • Nazione
    Italy
  • Telefono
    +39.0773487345
  • Mobile
    +39.3292767858

Lascia un commento

Ogni commento verrà pubblicato una volta approvato il contenuto.
Potrebbe quindi trascorrere qualche ora prima di essere visualizzato in questa pagina.