Mercoledì, 04 Luglio 2018 13:56

Pistola per difesa personale: finalmente ci siamo sui rinnovi della licenza

Scritto da
Avv. Francesco Pandolfi     3286090590

 

LA NOVITA'

Finalmente il Consiglio di Stato tira fuori una sentenza destinata a fare storia a tutto vantaggio di chi aspira al porto (C.d.S. sentenza n. 4055 del 3 luglio 2018).

Si perchè in materia di licenza di porto di pistola per difesa personale ormai da troppi anni si registrano problemi in sede di rinnovo: la Prefettura, come è ben noto, si sente libera di dire no alla richiesta di rinnovo perchè l'attività professionale del richiedente, ad esempio, non lo espone a rischi o pericoli specifici (pensiamo all'avvocato, al notaio, all'assicuratore, all'imprenditore, al medico e così via).

Anzi, spesso si sente dire dall'Amministrazione: il fatto che per anni la persona interessata sia stata autorizzata sugli stessi presupposti della richiesta attuale, non è un valido motivo per impedire al Ministero dell'Interno di cambiare orientamento e, quindi, di rivalutare al negativo i requisiti per concedere il provvedimento che si chiede.

Ebbene questa nuova e dirompente sentenza cambia le carte in tavola, afferma un importante principio e di fatto apre realmente le porte ad una valanga di ricorsi per tutti coloro che hanno ricevuto o dovessero ricevere il diniego nei termini sopra descritti.

 

IL PRINCIPIO DI BASE

Ciò che precisa il Consiglio di Stato è un fatto semplice ma decisivo allo stesso tempo.

In pratica, non si vuole mettere in discussione il potere dell'amministrazione, che è quello di cambiare orientamento in ordine all'autorizzazione al porto d'armi per difesa personale.

Il principio invece da affermare è che questo potere va usato con l'obbligo di specificare sempre una motivazione adeguata (una motivazione rafforzata), soprattutto nei casi in cui il permesso è risalente nel tempo ed è stato sempre prorogato in quanto sono mancati abusi del suo titolare.

Se questo obbligo non viene osservato, il provvedimento di rigetto non regge e può essere quindi contestato con il ricorso.

 

QUALI VALUTAZIONI PUO' FARE LA PREFETTURA

E' bene in ogni caso avere sempre presente che l'Amministrazione può effettuare le seguenti valutazioni in occasione del rinnovo del porto: può tenere conto del particolare momento storico, delle peculiarità delle situazioni locali, delle considerazioni che in rapporto all'ordine e alla sicurezza pubblica si posso formulare a proposito di determinate attività e di specifiche situazioni.

In questi casi il Ministero dell'Interno è legittimato ad adottare criteri rigorosi per esaminare le istanze degli interessati, tenendo conto dell'esigenza di limitazione della diffusione delle armi.

 

QUALI VALUTAZIONI NON PUO' FARE LA PREFETTURA

Se questi criteri appena enunciati sono veri, è altrettanto vero che la Prefettura, come sopra anticipato, non può utilizzare il suo potere discrezionale senza adottare una motivazione rinforzata.  Nel caso in cui il Ministero si dovesse limitare a richiami verso generiche "direttive", ebbene tanto non basterebbe per giustificare la motivazione.

COSA FARE IN CASI SIMILI

Nel caso in cui la persona interessata al porto si dovesse trovare di fronte ad un diniego di questo tipo, potrà sfruttare la leva offerta dalla sentenza del Consiglio di Stato qui segnalata e ricorrere al Magistrato amministrativo mettendo in evidenza le lacune del diniego (mancanza di motivazione rafforzata).

 

Altre informazioni su questo argomento?

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Letto 17877 volte Ultima modifica il Mercoledì, 12 Settembre 2018 15:36
Francesco Pandolfi e Alessandro Mariani

Francesco Pandolfi

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Francesco Pandolfi AVVOCATO

Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.

Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.

E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".

La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".

Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.

I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.

Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.

 

 

Alessandro Mariani Avvocato

data di nascita: 08/04/1972

 

Principali mansioni e responsabilità: 
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.

 

 

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3 commenti

  • Link al commento Francesco Pandolfi Venerdì, 30 Novembre 2018 19:25 inviato da Francesco Pandolfi

    Per Gianluca: provi a consultare su questa sezione di "Diritto delle Armi" il post del 23.11.2017 in materia...

  • Link al commento Gianluca Bertazzo Giovedì, 29 Novembre 2018 11:58 inviato da Gianluca Bertazzo

    Buongiorno Avvocato sono una Guardia Giurata Venatoria volevo sapere se posso fare richiesta del porto di pistola anche perché quando sono in servizio vado a controllare persona armate..Grazie.. Cordiali saluti

  • Link al commento Ventriglia francesco Giovedì, 05 Luglio 2018 09:05 inviato da Ventriglia francesco

    Un agente di polizia amministrativa può ottenere il difesa personale? (Controllore dei titoli di viaggio)

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