La domanda
Gentile Avvocato, ho avuto un occasionale diverbio -abbastanza acceso- con la mia fidanzata la quale ha segnalato al 113 e poi sono intervenute le forze dell’ordine; detto fatto il Prefetto ha notificato il divieto di detenzione delle armi, eppure la mia fidanzata aveva chiaramente scritto e detto di non voler sporgere querela in quanto non aggredita né verbalmente né fisicamente, né minacciata e nemmeno ha avuto paura per la sua incolumità fisica. Insomma non ho mai avuto atteggiamenti aggressivi e violenti nei suoi confronti. Secondo il suo parere posso presentare ricorso per chiedere l’annullamento di questo divieto? Grazie avvocato.
La risposta
Si: Lei può presentare il ricorso.
Da quello che racconta il diverbio è stato solo un fatto isolato e non strettamente connesso all'utilizzo delle armi e/o alla loro detenzione.
Mancando ulteriori fattori o una qualche ripetizione del litigio, un unico episodio come quello descritto non può giustificare il giudizio di inaffidabilità o di concreto pericolo di abuso di armi.
Poi, c’è pure il fatto importante che la sua fidanzata ha messo nero su bianco di non essere stata in alcun modo aggredita o minacciata: questa cosa probabilmente andava maggiormente soppesata dal Prefetto.
In sintesi: una valutazione negativa da parte dell’Autorità deve sempre collegarsi a fatti e circostanze che, per la loro gravità, la ripetizione nel tempo, l'idoneità a coinvolgere l'intera vita familiare, sociale e di relazione dell'interessato, vengano a incidere su un piano di effettività sul grado di moralità e sull'assenza di mende, di regola esigibili per potere aspirare al rilascio e al mantenimento della licenza di polizia.
Quindi, proponga pure il suo ricorso perché i presupposti ci sono.
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Litigo con la mia fidanzata e mi arriva il divieto detenzione armi
Scritto da Francesco Pandolfi e Alessandro MarianiFrancesco Pandolfi e Alessandro Mariani
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Francesco Pandolfi AVVOCATO
Lo studio Pandolfi Mariani è stato fondato dall’avvocato Francesco Pandolfi.
Egli inizia la sua attività nel 1995; il 24.06.2010 acquisisce il patrocinio in Corte di Cassazione e Magistrature Superiori. Si è occupato prevalentemente di diritto amministrativo, diritto militare, diritto delle armi, responsabilità medica, diritto delle assicurazioni.
E' autore di numerose pubblicazioni su importanti quotidiani giuridici on line, tra cui Studio Cataldi e Mia Consulenza; nel 2018 ha pubblicato il libro "Diritto delle armi, 20 sentenze utili".
La sua Missione era e continua ad essere con lo studio da lui fondato: "aiutare a risolvere problemi giuridici".
Riteneva che il più grande capitale fosse la risorsa umana e che il più grande investimento, la conoscenza. Ha avuto l'opportunità di servire persone in tutta Italia.
I tratti caratteristici della sua azione erano: tattica, esperienza, perseveranza. coraggio, orientamento verso l'obiettivo.
Tutto questo resta, lo studio da lui fondato continua l’attività con gli avvocati e i collaboratori con i quali ha sempre lavorato nel corso degli anni e ai quali ha trasmesso tutte le sue competenze.
Alessandro Mariani Avvocato
data di nascita: 08/04/1972
Principali mansioni e responsabilità:
Avvocato
Consulenza legale e redazione atti giudiziari per il recupero del credito (Decreto Ingiuntivo e Costituzione nelle opposizioni);
Attività giudiziale e stragiudiziale con apertura di partita iva ed iscrizione alla casa forense;
Iscrizione nell’Albo degli Avvocati stabiliti di Latina dal 26/4/2012.
www.miaconsulenza.it
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